lunedì 17 maggio 2010

Atene

Chi è nato per cantar canti,
su stole dorate si stenda chi non ha muse.
Il poeta dei violini, ambulante,
si avvolge in sudari di morte.
I violini non compra, ma suona.
Vende la musica fra le baracche di atene,
regala nenie di ulivi.
Riposa fra i tralci elettrici e l'unto,
Lo smog alla sua saliva si impasta,
pistole di plastica le sue lire.


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